TEMPISTICHE DI PAGAMENTO SUL MERCATO DEL GIORNO PRIMA (MGP), SUL MERCATO INFRAGIORNALIERO (MI) E SULLA PIATTAFORMA CONTI ENERGIA (PCE) E QUOTAZIONE DI NUOVI PRODOTTI SUL MERCATO ELETTRICO –
Facendo seguito al DCO n. 04/2014, con il quale il GME ha sottoposto alla consultazione pubblica degli operatori, tra l’altro, due proposte di soluzioni transitorie, alternative tra di loro, per la gestione del disallineamento delle tempistiche di pagamento esistenti fra il mercato Italiano e quelli dei paesi confinanti, il Gestore, con il presente DCO, intende sottoporre alla consultazione degli operatori la proposta di soluzione a regime da implementare auspicabilmente a partire dal 2016 al fine di completare il processo di integrazione tra il mercato elettrico italiano e gli altri mercati energetici europei, in sostituzione della soluzione che verrà adottata nel periodo transitorio.
La proposta di soluzione a regime illustrata nel presente DCO prevede che la modifica delle tempistiche di pagamento sul MGP, MI e PCE (dall’attuale M+2 al D+7 oggetto della proposta) sia accompagnata anche dall’introduzione di un nuovo segmento del mercato elettrico, nell’ambito del quale negoziare prodotti giornalieri baseload e peakload la cui tempistica dei pagamenti verrebbe mantenuta in M+2, considerato che non tutti gli operatori potrebbero essere nelle condizioni di gestire i pagamenti in D+7.
I soggetti interessati dovranno far pervenire, per iscritto, le proprie osservazioni con riferimento alle modalità operative descritte nel documento, oltre che, in particolare, sugli spunti di consultazione da S.1 a S.5. al GME – Relazioni Istituzionali e Comunicazione, entro e non oltre il 10 dicembre 2014 termine di chiusura della presente consultazione con una delle seguenti modalità:
· e-mail: info@mercatoelettrico.org
· fax: 06.8012-4519
· posta: Gestore dei mercati energetici S.p.A.
Largo Giuseppe Tartini, 3/4
00198 – Roma
I soggetti che intendono salvaguardare la riservatezza o la segretezza, in tutto o in parte, della documentazione inviata sono tenuti a indicare quali parti della propria documentazione sono da considerare riservate.
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